L’Università di Uppsala, in Svezia, e l’Università di Dhaka, in Bangladesh, si sono unite per trovare una soluzione al problema dell’accesso all’acqua potabile nella maggior parte del Bangladesh. Il team di scienziati ha dimostrato che potrebbe essere utilizza una specie di macroalghe verdi – le alghe Pithophora – per estrarre le nanofibre di cellulosa. Le macroalghe, sempre più presenti in Bangladesh, possono essere unite per formare fogli di carta con una dimensione dei pori personalizzata ed essere utilizzate per il trattamento dei reflui.
I filtri di carta, a differenza delle altre tipologie, permette di rimuovere con successo virus e batteri dall’acqua e, per questo motivo, sono considerati un rimedio economico ed efficiente per prevenire numerose infezioni trasmesse dall’acqua, talvolta anche mortali.
Il team di ricerca si è riunito in seguito alla necessità sempre maggiore di avere accesso all’acqua pulita nelle città del Bangladesh, in particolare a Dhaka e Chittagong dove si registra un aumento della popolazione di 300.000 persone all’anno.
Vi sono innumerevoli metodi per trattare le acque reflue, come l’ebollizione, la pastorizzazione alla luce solare o la disinfezione chimica, ma il modo migliore per rimuovere fisicamente tutti i tipi di agenti patogeni è la filtrazione. Di conseguenza, vi era la necessità di sviluppare filtri economici in grado di rimuovere tutti i virus e batteri. Grazie a questi filtri, il Bangladesh potrà usufruire dell’accesso all’acqua pulita in modo sostenibile.