68,6 miliardi di euro è la cifra che il Governo italiano vuole investire nell’asse “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza, già approvato dalla Camere e pronto per essere presentato a Bruxelles.
Il piano che il presidente del Consiglio M. Draghi ha illustrato è complesso e ambizioso. L’Italia si trova già ai primi posti nel riciclo dei rifiuti, ma non ha intenzione di fermarsi e vuole migliorare ulteriormente la sua rete di raccolta differenziata per rimuovere del tutto gli “scarichi illegali” e creare nuovi impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti organici.
Gli investimenti non mancheranno anche nelle fonti rinnovabili, nel sostegno alle infrastrutture idriche per ridurre le perdite nelle reti di acqua potabile.
Il terzo punto della lista illustrata dal Premier italiano sono gli incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica e raddoppiare l’efficienza degli edifici entro il 2025.
La riduzione delle emissioni verrà sostenuta tramite il progetto “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile” per connettere tutto il paese tramite una rete che rispetti l’ambiente; interessati in particolar modo le ferrovie, anche quelle regionali, e i treni ad alta velocità con non solo un risparmio energetico ma anche temporale, ad esempio nella tratta Napoli- Bari si risparmierà 1 e 30 minuti; in quella Roma Pescara 1 ora e 20 minuti.
In modo tale da raggiungere gli obbiettivi di riduzione delle emissioni fissati per il 2030 sarà fondamentale promuovere e potenziare la costruzione di 3 milioni di punti di ricarica per le auto elettriche e 1.000 stazioni di rifornimento a idrogeno.