In seguito alla recente nota inviata dal Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), Ecopneus rinnova il suo impegno, giacché aumenterà al 20% la propria quota di raccolta aggiuntiva “straordinaria” presso tutti i gommisti italiani fino alla fine dell’anno.
Già a dicembre 2020 il MiTE, tramite una circolare, aveva dato il consenso a raccogliere nel 2021 una quota di PFU maggiore del 15% rispetto gli obiettivi previsti dalla legge, con la possibilità di un ulteriore incremento al 20%. Possibilità che si è concretizzata con il recente provvedimento.
Quest’ultimo è stato emanato per intervenire nella questione delle criticità nella raccolta dei PFU, che pongono le basi sui flussi di pneumatici che entrano illegalmente nel mercato del ricambio nazionale. Secondo le stime, questi pneumatici, definibili “fantasma” poiché sono indistinguibili da quelli acquistati illegalmente, si aggirano tra le 30 e le 40 mila tonnellate l’anno, recando un danno di circa 80 milioni di euro. Si aggiungono poi circa 12 milioni di euro, che corrispondono al contributo ambientale non versato necessario a coprire i costi di raccolta, trasporto e riciclo.
I danni però non sono solamente economici: la forte presenza di pneumatici illegali causa un’alterazione dei conteggi complessivi su cui è basato l’intero sistema, di conseguenza vi è una grande discrepanza tra i PFU da raccogliere e quelli fisicamente presenti nelle officine italiane.
Secondo le segnalazioni di Ecopneus al Ministero, le regioni in cui si riscontano maggiori criticità sono Campania, Sardegna, Liguria, Lazio, Calabria e alcune aree di Trentino-Alto Adige, Puglia, Valle d’Aosta e Basilicata.