I rifiuti in polietilene sono una risorsa importantissima grazie alla loro caratteristica di essere interamente riciclabili.
A tal proposito, Ecopolietilene, il consorzio per la gestione dei beni in polietilene, ha realizzato un progetto in collaborazione con Ecolight Servizi e la società piemontese STR per monitorare la raccolta differenziata in ambito urbano e, in particolare, i rifiuti di plastica dura che sono conferiti nelle isole ecologiche, dato che ben quattro su dieci sono beni in polietilene.
Attraverso questo progetto, Ecopolietilene si è posta tre obiettivi: quantificare questa particolare tipologia di rifiuti in ambito urbano, individuare delle possibili nuove modalità di raccolta differenziata dei beni in polietilene e favorirne il recupero e il riciclo secondo le logiche dell’economia circolare.
L’iniziativa, svoltasi tra aprile e ottobre del 2021, ha coinvolto quattro isole ecologiche gestite da STR, dove sono stati analizzati 1720 kg di rifiuti di plastica dura e suddivisi in macro categorie. Dall’analisi è risultato che nei cassonetti dedicati alla plastica erano presenti imballaggi rigidi leggeri, cassette dell’ortofrutta, rifiuti estranei e, infine, beni in polietilene.
Ecopolietilene ha quindi deciso di posizionare degli appositi contenitori per la raccolta della plastica rigida e, al termine del periodo di test, è stato registrato un azzeramento dei conferimenti errati e un aumento della qualità della raccolta: ben otto rifiuti su dieci erano beni in polietilene.
Il prossimo passo sarà diffondere sempre più l’importanza di questa tipologia di rifiuto: si tratta di una vera e propria risorsa dal grande valore ambientale, che se reimmessa nei cicli di produzione di moltissimi oggetti può diminuire il consumo di materie prime e l’inquinamento.