A metà gennaio è stato approvato il nuovo Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (Tqrif) da parte dell’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
L’obiettivo del testo è di migliorare la gestione dei rifiuti e fornire standard unici e omogenei per tutto il territorio italiano e, per fare ciò, l’Arera ha introdotto una serie di obblighi, indicatori e relativi standard generali per condurre in modo omogeneo la gestione dei rifiuti.
Gli obblighi introdotti riguardano principalmente la qualità contrattuale, come la gestione delle richieste di informazioni, di attivazione, cessazione o variazione del servizio, richieste di reclami, il ritiro di rifiuti su chiamata, la periodicità e modalità di pagamento e il rimborso degli importi non dovuti. Inoltre, gli obblighi introdotti riguardano anche la qualità tecnica del servizio, quindi relativa alla continuità e alla sicurezza del servizio.
Secondo il nuovo Testo, i dati di qualità dovranno essere resi pubblici sui siti internet delle società di servizi, così da permettere ai cittadini di verificare la qualità del servizio nel proprio territorio e di comparare i dati con quelli di altri territori.
Nonostante i nuovi standard minimi entreranno in vigore dal 1° gennaio 2023, gli Enti competenti a livello territoriale sono tenuti a scegliere, entro il 31 marzo 2022, uno schema regolatore tra quelli previsti in base al livello di servizio di partenza. Gli schemi disponibili sono quattro e vanno dal livello minimo a quello avanzato. In base allo schema scelto, gli Enti dovranno poi individuare i costi connessi all’adeguamento agli obblighi facendo riferimento al Piano economico finanziario (Pef) 2022-2025.