Tra i quattro decreti legislativi firmati da Sergio Mattarella, e a breve pubblicati in Gazzetta Ufficiale, vale la pena concentrarsi sul RenTri, così chiamato il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti e che rientra in un percorso di economia circolare, che si propone di superare il cosiddetto Sistri (acronimo per Sistema di controllo della Tracciabilità dei rifiuti), abolito definitivamente nel 2019.
I decreti si propongono di riscrivere il meccanismo che disciplina la materia, modificando la parte IV del Testo Unico Ambientale. Per esempio, il comma 14 dell’art.I specifica che: “Il sistema di tracciabilità dei rifiuti si compone delle procedure e degli strumenti di tracciabilità dei rifiuti integrati nel ‘Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti’ per consentire la lettura integrata dei dati, gli adempimenti relativi alle modalità di compilazione e tenuta del registro di carico e scarico e del formulario identificativo di trasporto dei rifiuti, di cui agli articoli 190 e 193, sono effettuati secondo le modalità dettate con uno o più decreti del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare”. Un concetto rafforzato anche nel comma 4 che spiega che verranno disciplinati “i modelli ed i formati relativi al registro di carico e scarico dei rifiuti ed al formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193 con l’indicazione altresì delle modalità di compilazione, vidimazione e tenuta in formato digitale degli stessi.”
Sarà dunque un modo per digitalizzare i registri di carico e scarico e i formulari di identificazione, aggiornando così l’intero procedimento delle scritture ambientali.