Il quotidiano The National ha comunicato che nei prossimi anni nella Khalifa Industrial Zone di Abu Dhabi verrà costruita una centrale per la produzione di ammoniaca verde o “green”, investendo più di un miliardo di dollari, ottenendo 200.000 tonnellate di ammoniaca da 40.000 tonnellate di idrogeno.
Abdullah Al Hameli, capo della città industriale e del cluster della zona libera del porto di Abu Dhabi, ha affermato che le tecnologie sostenibili stanno diventando sempre più diffuse e popolari nei Paesi del Golfo e nell’area MENA (acronimo inglese per Medio Oriente e Nord Africa). Si può considerare un grande passo avanti per queste zone dall’alta concentrazione di sorgenti petrolifere, che hanno fruttato la maggior parte delle ricchezze e degli investimenti oggi visibili.
L’area Kinzad, la zona industriale in questione, è uno spazio di 40 km quadrati vicino al porto di Khalifa di Abu Dhabi operativa dal 2012: qui avverrà la produzione dell’ammoniaca verde, attraverso l’elettrolisi dell’acqua, ovvero la divisione dell’ossigeno e dell’idrogeno tramite un processo che permetterà la produzione di grandi quantità di idrogeno. L’idrogeno, elemento gassoso per eccellenza, è diventato il protagonista delle nuove politiche di combustibili sostenibili. È uno degli elementi più semplici, abbondanti e leggeri presenti in natura, composto da una molecola a due atomi (H2), che ha tutte le carte in regola per diventare l’energia del futuro. In natura si trova solamente legato ad altri elementi, rendendo la sua produzione complessa ed esosa dato l’ingente utilizzo di energia per separare gli atomi tra loro, ma si sta cercando di renderla economica e raggiungibile.
Contemporaneamente all’annuncio dell’iniziativa, la seconda nel settore dell’ammoniaca green, è stata promulgata la comunicazione da parte della National Oil Company di un grande progetto sull’ammoniaca blu a Ruwais, un centro di raffinazione petrolifera sulla costa. L’ammoniaca blu e l’ammoniaca verde possono essere entrambe usate nelle celle di combustibile per le auto. Il programma non ha coinvolto solo gli Emirati Arabi ma anche altri paesi tra i quali l’Oman e l’Arabia Saudita.