In seguito al “Green Deal”, approvato dal Parlamento Europeo nel gennaio 2020, sono state attuate molte iniziative al fine di raggiungere il primo step del processo di decarbonizzazione dell’economia europea, ovvero quello di ridurre almeno del 55% le emissioni di tutti i gas a effetto serra entro il 2030.
Per facilitare il processo di decarbonizzazione, lo scorso luglio, l’Unione Europea ha stanziato 118 milioni di euro a sostegno di 32 piccoli progetti innovativi che verranno realizzati in 14 Stati Membri, Islanda e Norvegia. In aggiunta, 10 Stati Membri e la Novergia potranno beneficiare di ulteriori 4,4 milioni di euro per sostenere e avanzare 15 progetti.
I 32 progetti, attentamente selezionati da un team di esperti delegati dall’UE, si pongono l’obiettivo di introdurre tecnologie a basso utilizzo di carbonio nel mercato delle energie rinnovabili, idrogeno, stoccaggio dell’energia e industrie ad alta intensità energetica.
I 15 progetti che, invece, beneficeranno dei fondi di supporto, sono iniziative considerate capaci in termini di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, ma non abbastanza mature da poter beneficiare di importanti contributi.
Si tratta di un passo importante, in quanto per la prima volta dalla creazione dell’Innovation Fund, l’UE investe una somma di denaro così alta nei confronti di iniziative volte a creare un’economia più sostenibile.