In seguito all’esplosione del coronavirus, alcuni termini sono entrati in modo dirompente a far parte del linguaggio quotidiano in ognuno di noi, in particolare questi tre: sanificazione, disinfezione e igienizzazione. Spesso sono usato in modo appropriato, in particolare gli ultimi due poiché sono considerati sinonimi.
Tuttavia, la loro definizione risale a un po’ di anni fa ed è possibile trovarla all’interno del d.m. 274/1997 che disciplina le attività di pulizia e affini.
Secondo il d.m. 274/1997, “le attività di disinfezione riguardano il complesso dei procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni”. Per effettuare tali operazioni vengono utilizzate delle sostante disinfettanti formulate appositamente per diminuire la presenza di virus. Inoltre, le sostanze disinfettanti sono presidi medico-chirurgici e necessitano di una procedura autorizzativa da parte del ministero della Salute per poter essere immessi nel mercato.
Proseguendo, il d.m. 274/1997 specifica che le “attività di sanificazione riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione”.
Si tratta quindi di una pulizia più profonda, rispetto alla disinfezione e per la sua realizzazione sono necessarie ditte specializzate.
Prima di procedere con la sanificazione, gli ambienti devono essere prima puliti con un detergente neutro e poi con prodotti contenenti ipoclorito di sodio 0,1%; altrimenti, è possibile utilizzare un detergente neutro e alcol etanolo almeno al 70%. Per i servizi igienici, invece, sono necessari prodotti a base di cloro.
La sanificazione può avvenire tramite un generatore di ozono oppure tramite nebulizzazione con perossido d’idrogeno, etanolo, ipoclorito di sodio.
Con la sanificazione è possibile eliminare la carica batterica e virale presente negli ambienti, ma la sua efficacia è limitata nel tempo. Infatti, è necessario igienizzare frequentemente le superfici e utilizzare apparecchi a ozono per migliorare la qualità dell’aria presente nell’ambiente.