L’ex discarica di Malagrotta si trova nell’estrema periferia Ovest di Roma e si tratta della discarica più grande d’Europa, chiusa nel 2013 ma mai bonificata.
Per questo motivo, la regione Lazio rischia di ricevere una sanzione molto salata da parte della Corte di Giustizia Europea. Per evitare la maxi multa europea, sono stati stanziati 250 milioni di euro, derivanti da fondi europei, in seguito a settimane di intenso lavoro sinergico tra la regione Lazio e il Consiglio dei Ministri.
Il finanziamento verrà messo a disposizione da parte del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) tramite il Fondo Coesione e Sviluppo. A capo del progetto vi sarà un Commissario Unico: Giuseppe Vadalà, il generale di brigata dei carabinieri forestali. Con lui opererà una task force altamente specializzata tramite un preciso cronogramma che prevede la fine dei lavori entro il 2025.
Sono molte le azioni necessarie da eseguire in questo sito, in particolare sarà necessaria la realizzazione di nuovi pozzi per estrarre il percolato da trattare. Successivamente, bisognerà procedere con la copertura superficiale finale e la sistemazione ambientale dell’ex discarica.