Si è concluso il primo rapporto sulle bonifiche dei siti regionali, presentato da Ispra e realizzato col supporto del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale. I risultati sono una fotografia interessante che offre numerosi spunti di riflessione: è la Campania la regione che detiene il primato di procedimenti di bonifica in corso, che arriva a 3.252, su un totale nazionale di oltre 16mila.
I territori coinvolti in questo tipo di procedimenti rappresentano lo 0,25% della superficie del territorio italiani, pari a 75.277 ettari (753 kmq). La Toscana primeggia per numero di siti contaminati (1.082 su un totale nazionale di 4.690), mentre la Lombardia spicca per numero di procedimenti conclusi (7.489 siti su un totale di 10.316 interventi a livello regionale). È tuttavia da segnalare che non tutti i procedimenti conclusi si sono risolti con un effettivo intervento di bonifica: i due terzi di tali lavori sono infatti terminati senza una reale necessità di intervento, perché magari non sono state registrate effettive contaminazioni.
Definire tuttavia i siti contaminati privi di indicazione rimane una procedura fondamentale, affinché si produca un beneficio concreto non solo per l’ambiente ma per la salute dell’uomo. Su 4.690 siti contaminati, ci sono stati 2.506 interventi di bonifica e/o messa in sicurezza, con 667 interventi di bonifica e/o messa in sicurezza conclusi in attesa di certificazione e 1.417 siti per cui non è ancora cominciato un vero e proprio intervento mirato.