Sono mille i casi rappresentativi della popolazione italiana presi a campione per la ricerca “Italiani e Sostenibilità”, svolta dall’ASSIRM (Associazione Italiana Ricerche di mercato, sociali, di opinione) per la seconda edizione, a fine 2019.
Interessati i dati ottenuti, che si sono concentrati sui tre principali aspetti del tema: la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Tre ambiti differenti, ma cruciali e interconnessi: il primo concerne i modus operandi per una buona pratica di salvaguardia ambientale a lungo termine, il secondo si concentra sull’aspetto economico del tema, ciò che è quindi capace di generare reddito e lavoro, il terzo riguarda l’idea di sostenibilità fatta di relazioni e benessere basati sul corretto approccio alla questione.
È chiaro che i cambiamenti climatici e i problemi connessi sono diventati un problema molto sentito anche in Italia. Per questo motivo secondo gli italiani è fondamentale rivolgere la propria attenzione verso l’ambiente in primis (21%), l’energia (19%) e lo sviluppo (11%). Tra i principali argomenti dove concentrarsi per un cambiamento ci sono lo sviluppo edilizio (82%), la crescita industriale secondo un’ottica equa e solidale (77%), pur mantenendo un occhio di riguardo al benessere sociale (74%) e alle pari opportunità (73%).
Tra gli aspetti invece meno soddisfacenti, quello riguardante le conseguenze del movimento fondato da Greta Thunberg “Fridays for future”, che non hanno portato alle modifiche istituzionali previste e sperate. È comunque da riconoscerne l’eco mediatica e la portata sociale, intesa proprio attraverso i social network e gli organi di informazione, che tuttavia rimane per molti ancora poco trasparente e imparziale.