È un progetto sperimentale di sanificazione delle reti idriche, quello partito a inizio luglio di quest’anno presso l’acquedotto di San Colombano di Lambro, Borghetto Lodigiano, Chignolo Po e Miradolo Terme e realizzato dal Gruppo CAP, l’azienda che gestisce le acque nella città metropolitana di Milano.
A permetterlo, l’uso della monoclorammina, un disinfettante già utilizzato nell’America del Nord e in altri Paesi europei e analizzato attraverso specifici studi durati qualche mesi anche qui in Italia.
La sostanza ha la capacità di rendere molto elevato lo standard di qualità dell’acqua, ed è anche inodore e insapore, quindi perfetto per sanificarla secondo gli standard richiesti. I cittadini sono stati avvisati: dapprima l’acqua assumerà un colore giallognolo, che la rende comunque potabile, ma basterà lasciare aperto il rubinetto per ottenere la normale limpidezza, come spesso avviene dopo un periodo di inattività dell’impianto idrico.
A produrre la monoclorammina sarà la centrale di potabilizzazione in Località Casoni, in un luogo progettato allo scopo. Il Gruppo CAP ha inoltre già predisposto sistemi di campionamento per monitorare la sanificazione ed intervenire nel caso di aggiustamento nel dosaggio. Lo scopo del progetto è quello di perfezionare la qualità dell’acqua e proporre alla Città metropolitana un’offerta migliore da un punto di vista tecnico, per poter adottare la soluzione ideale.