L’agenda europea è fitta d’impegni e di prerogative; una di queste sono gli incidenti stradali.
Al fine di accrescere la sicurezza stradale, l’Unione europea, ispirata dal progetto svedese Vision Zero, si è posta una serie di obiettivi quali: ridurre entro il 2050 a zero le morti su strada e dimezzarle entro il 2020.
È stato stimato che il numero di morti e di feriti a causa d’incidenti stradali sia ancora troppo alto. Sebbene gli incidenti accadano per svariate ragioni, le condizioni delle superfici stradali possono contribuire sensibilmente a prevenirli. Secondo le statistiche più recenti riguardo agli incidenti stradali la manutenzione delle strade è un fattore sempre più incisivo; infatti una cosa esclude l’altra gli incidenti diminuiscono se i guidatori viaggiano su strade sicure.
A tale riguardo la European Road Federation (ERF) ha pubblicato nel marzo 2013 un manifesto sulla gestione stradale a lungo termine per una rete europea stradale efficiente, denominato “Keeping European Moving”.
Il manifesto pone l’accento su due problemi chiave, la manutenzione e la modernizzazione delle reti stradali. Si afferma come il deficit d’investimenti in tutta Europa condurrà al deterioramento delle reti, all’incremento del rischio di incidenti, agli ingorghi e alla riduzione dei servizi per la società; includendo alcune raccomandazioni politiche, chiedendo a politici e ad amministratori europei di agire.
Numerose Organizzazioni non governative, tra cui ERF e European Asphalt Paving Association (EAPA) stanno richiamando l’attenzione su questo problema organizzando numerose iniziative. Una di queste include il primo vertice sulla conservazione e il riciclo della pavimentazione stradale, tenutosi a Parigi nel 2015, ponendo l’accento sull’importanza della conservazione delle reti stradali per uno sviluppo sostenibile e l’esigenza di stabilire un valore sugli attivi della rete stradale, per aumentare gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione per lo sviluppo di politiche stradali sostenibili, in particolar modo negli stati coinvolti nel progetto Vision Zero.
In Europa non mancano di certo tecnologie, macchine e materiali, l’industria stradale chiede alla Commissione, al Parlamento europeo e agli stati membri di coordinare gli sforzi per portare avanti politiche bilanciate e una legislazione che regolamenti le interazioni tra organismi pubblici e privati.
Concentrarsi sul mantenimento delle strade porta a benefici diffusi non solo preservano gli attuali vantaggi, ma anche abbassando i costi futuri per i cittadini, per gli utenti della strada i contribuenti e gli imprenditori che posseggono gli appalti delle strade. Questo eviterebbe il deprezzamento di questi beni, a condizione che l’investimento tempestivo sia effettuato in tempo.