I gestori del servizio pubblico rifiuti dovranno impegnarsi per raggiungere nuovi obiettivi di qualità della raccolta differenziata e rispettare i nuovi criteri ambientali minimi (CAM) per l’affidamento dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, nonché delle attività di pulizia e spazzamento.
I CAM propongono soluzioni volte a favorire la riduzione complessiva degli impatti ambientali correlati, tenendo in considerazione il contesto di mercato e gli attuali modelli organizzativi dei servizi di igiene urbana, nonché le caratteristiche territoriali in cui vengono erogati. I criteri ambientali minimi puntano a prevenire la produzione di rifiuti, a massimizzare la qualità e quantità della raccolta differenziata, ma anche a diffondere beni riciclabili e contenenti materiali riciclati, come contenitori e sacchetti.
Più precisamente, si prevede che i servizi di raccolta raggiungano obiettivi minimi di qualità, come il 97%di conformità del vetro monomateriale, il 75% per la raccolta multimateriale plastica e metalli e il 95% per la frazione organica.
La qualità della raccolta dovrà essere monitorata costantemente dalla stazione appaltante e in caso di mancato raggiungimento, l’affidatario del servizio dovrà adottare un programma di miglioramento.
Il gestore avrà tempo 60 giorni dall’avvio del contratto per redigere un piano di controllo della qualità dei conferimenti, anche con indicazione delle analisi merceologiche e dei controlli a campione da condurre.