Negli ultimi 100 anni, il consumo di acqua è cresciuto di 6 volte e ogni anno cresce dell’1%. A oggi, il consumo di acqua industriale costituisce circa il 20% del consumo idrico globale e, negli anni a venire, potrebbe duplicare o addirittura triplicare a seconda delle aree geografiche.
Sono molti i settori che richiedono un impegno ingente di acqua, ma poiché le risorse idriche non sono inesauribili, le aziende sono chiamate a loro volta a investire per ridurre i propri consumi idrici.
Il modo migliore per diminuire i consumi di acqua industriali è il recupero delle acque reflue, le quali devono essere sottoposte a dei trattamenti di depurazioni specifici per essere reinserite nel ciclo produttivo. Le acque depurate, poi, possono essere utilizzate all’interno della stessa azienda o in più aziende tramite la simbiosi industriale.
Ci sono diverse tecnologie disponibili per il trattamento dell’acqua e ne consegue la necessità di sapere la qualità dell’acqua necessaria per il loro riutilizzo. Inoltre, è necessario un iniziale investimento tecnologico.
I vantaggi sono numerosi in termini di risparmio sulla quantità di acqua utilizzata, sulle spese energetiche e sul volume delle acque reflue generate. A questi, si aggiungono anche il risparmio per l’approvvigionamento di acqua e la diminuzione degli oneri di conferimento delle acque reflue.
In seguito alla loro depurazione, le acque reflue possono essere riutilizzate per usi legati alla produzione stessa, premesso che non entrino in contatto diretto con alimenti, cosmetici o farmaci, oppure come acque di lavaggio, all’interno d’impianti antincendio o nei cicli termali. Utilizzabili anche per il raffreddamento, la sanificazione degli impianti o l’irrigazione di spazi verdi.